Utilizzo di foto/video del cliente per scopi divulgativi: quali sono le regole?

Il caso: un Centro estetico riceve un reclamo da parte di un paziente, per aver diffuso sul profilo Instagram dell’attività un video che riprendeva la prestazione estetica del paziente in questione.

Il soggetto non era stato taggato, ma non aveva nemmeno espresso il suo consenso all’utilizzo della sua immagine. Il Garante della Privacy risponde a tale reclamo con il Provvedimento dell’11 gennaio 2024 [9983210], chiarendo la sua posizione a riguardo.

Utilizzo foto/video del cliente per divulgazione
Pixabay – Foto di Eumorfia Panera

Whistleblowing: scatta l’obbligo di predisporre canali di segnalazione protetti

Il Whistleblowing è da considerarsi come strumento fondamentale per contrastare possibili illeciti e a diffondere nei dipendenti la cultura dell’etica e della legalità all’interno delle organizzazioni, per creare un clima di trasparenza e senso di partecipazione.

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Sorveglianza sanitaria lavoro al computer: obblighi e agevolazioni INAIL

L’INAIL ha reso note le istruzioni per la sorveglianza sanitaria obbligatoria prevista dall’articolo 176 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, per i lavoratori che utilizzano un’attrezzatura munita di videoterminali. Nel caso di necessità documentate dal medico oculista il datore di lavoro è tenuto a fornire gli speciali dispositivi di protezione che sono rimborsati dall’Istituto fino all’importo di 150 euro.

Cerchiamo di fare chiarezza per capire a chi è rivolto il rimborso e come effettuarlo.

Il cittadino-consumatore ha diritto di sapere a chi sono ceduti i suoi dati

“Il cittadino ha diritto di conoscere «i destinatari o le categorie di destinatari a cui i dati personali sono stati o saranno comunicati, in particolare se destinatari di paesi terzi o organizzazioni internazionali»”

– Articolo 15 del GDPR

Analizziamo il caso di un cliente austriaco delle Poste locali che aveva chiesto l’accesso ai suoi dati personali e l’identità dei destinatari a cui erano stati trasmessi.