Defibrillatori DAE obbligatori: cosa devono fare le associazioni sportive

È entrato in vigore lo scorso 30 giugno il “Decreto Ministeriale Balduzzi” approvato nel 2013 sui defibrillatori per palestre, associazioni e società sportive, anche dilettantistiche.

Queste devono ora dotarsi di un DAE e formare al suo utilizzo quante più persone possibile. La mancanza di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata determina infatti l’impossibilità di svolgere le attività sportive da parte di associazioni e società sportive dilettantistiche.

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Ci sono poche eccezioni: questi obblighi non si applicano alle attività sportive a ridotto impegno cardiocircolatorio e attività sportive svolte al di fuori degli impianti sportivi anche quando organizzate dalle associazioni e società sportive dilettantistiche.
Per le associazioni tenute ad averlo (la maggior parte) è di fondamentale importanza che i defibrillatori vengano collocati in posti facili da raggiungere e di accesso a tutti, con un cartello che ne indichi la presenza e con la dicitura ed il simbolo del defibrillatore semiautomatico esterno e ben visibile.

Secondo la normativa vigente, la principale condizione nell’utilizzo del DAE è il superamento di un breve corso di qualificazione, detto corso BLS-D (corso di primo soccorso), che insegna le modalità di utilizzo dell’apparecchio. Al termine del corso, superata una prova, viene rilasciato un certificato ai sensi delle normative nazionali e regionali vigenti, anche se seguendo le istruzioni vocali e le eventuali indicazioni di un operatore del 118 è possibile l’utilizzo del DAE anche da parte di chi non ha seguito un corso.
Dal punto di vista legale non vi è responsabilità nell’utilizzo, la stessa ricade sul costruttore dell’apparecchiatura.

La durata del corso è molto breve, in genere si va dalle 4 alle 6 ore. Gli argomenti sono:

  • introduzione alle manovre base salvavita,
  • valutazione sicurezza ambientale,
  • valutazione vittima e riconoscimento arresto,
  • allertamento sistema di emergenza,
  • BLS – Basic Life support,
  • uso del defibrillatore (adulto, pediatrico e lattante),
  • disostruzione vie aeree da corpo estraneo.

Occorre precisare che, in qualsiasi caso, è necessario, prima di tutto, effettuare la chiamata di emergenza al numero 112 – il centralino unico per le emergenze, che inoltra la chiamata al servizio 118 – per l’attivazione immediata dei soccorsi.

La condizione ideale per la sicurezza degli sportivi vorrebbe all’interno di ogni struttura una persona di riferimento in possesso di una certificazione BLS-D, che avendo seguito il corso possa riuscire autonomamente a gestire il primo soccorso. Nel caso non vi sia alcuna persona che abbia sostenuto un corso, saranno gli operatori della centrale 118 a guidare il soccorritore nell’effettuazione del massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

L’attestato di esecutore BLSD conferma la capacità di eseguire correttamente e con sicurezza le manovre di rianimazione. Queste capacità però, se non esercitate costantemente, si affievoliscono con il trascorrere del tempo. Per questo entro 24 mesi dalla data di certificazione iniziale, chi è già in possesso dell’attestato di esecutore BLSD in corso di validità è tenuto a frequentare un corso di Retraining. In questo modo le abilità acquisite nella rianimazione cardiopolmonare e nell’utilizzo del defibrillatore rimarranno inalterate. Il Retraining prevede un ripasso delle nozioni teoriche e delle sequenze pratiche di rianimazione.

Dopo 4 anni dalla certificazione iniziale è necessario ripetere il corso completo. Questo non solo per ripassare le tecniche per una corretta RCP e per l’utilizzo del DAE, ma anche per rimanere aggiornati con le ultime linee guida su come effettuare una rianimazione adeguata.

Come funziona un Dae?

Il defibrillatore semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, automated external defibrillator) è un dispositivo in grado di riconoscere e interrompere tramite l’erogazione di una scarica elettrica aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Determina automaticamente se per il ritmo cardiaco che sta analizzando sia necessaria una scarica e, se essa è necessaria, seleziona sempre in modo automatico il livello di energia necessario. L’utente che lo manovra non ha la possibilità di forzare la scarica se il dispositivo segnala che questa non è necessaria.

Il funzionamento avviene per mezzo dell’applicazione di placche adesive sul petto del paziente. Quando tali elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e – se necessario – si carica e si predispone per la scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all’utente, ricordando che nessuno deve toccare il paziente e che è necessario premere l’apposito pulsante per erogare la scarica.

Dopo ciascuna scarica, il defibrillatore si mette in “attesa” e dopo due minuti (circa 6 cicli di RCP) effettua nuovamente l’analisi del ritmo cardiaco, e se necessario effettua una nuova scarica.

All’interno del DAE è presente una piccola “scatola nera” che, dal momento in cui l’apparecchio viene acceso, registra tutti i rumori ambientali; in più registra l’elettrocardiogramma del paziente dal momento in cui vengono collegate le placche.

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