Pubblica Sicurezza: nuove direttive dopo piazza San Carlo

L’incidente dello scorso giugno e i recenti attentati “non convenzionali” hanno spinto Ministero e Prefettura a creare un nuovo strumento per la valutazione dei rischi

Lo scorso 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino, proprio nella nostra città, si è verificato un incidente che lascerà sicuramente il segno sulle future normative relative alle manifestazioni pubbliche. L’ondata di panico seguita a un falso allarme, che ha causato un morto e oltre 1500 feriti, ha spinto il Ministero degli interni e le Prefetture locali a varare nuove circolari, per sottolineare le regole dettate dai regolamenti già in vigore e istituire nuove modalità di interpretazione di questi. Tutto ciò non solo a causa dei fatti di piazza San Carlo, ma anche per il clima di tensione dovuto al perpetrarsi di atti terroristici non convenzionali, avvenuti in diverse città europee.

Le direttive emanate dal Capo della Polizia e dal Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco hanno introdotto due concetti da valutare nell’organizzare un evento pubblico: il concetto di safety, che comprende i provvedimenti presi a tutela della pubblica incolumità e il concetto di security, ovvero la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica. Per migliorare i processi di governo e gestione delle manifestazioni pubbliche, si deve perciò lavorare proprio attorno a questi due aspetti, che devono necessariamente integrarsi tra loro.

La base informativa da cui partire è fornita dai singoli organizzatori nel momento in cui inoltrano l’istanza o la comunicazione per la realizzazione delle manifestazioni. Attraverso tali documenti, gli organizzatori possono fare una prima valutazione sul livello di rischio della manifestazione (alto, medio o basso). In relazione alla valutazione di rischio, vengono calibrate le misure di safety e security.

Tutte le misure preventive vanno prese partendo da una considerazione, della quale si è presa consapevolezza proprio in seguito agli eventi più recenti: per nessun evento il rischio potrà mai equipararsi allo zero. Le misure di prevenzione e gestione degli incidenti devono perciò ridurre il rischio fino a un livello di rischio considerato accettabile. È infatti bene prendere consapevolezza del fatto che, nonostante qualsiasi disposizione preventiva si possa prendere, rimarrà sempre una percentuale di imponderabile rischio non prevedibile.

Ecco il documento che ha creato la prefetture come linea guida per la prevenzione. Al suo interno vi sono le tabelle di rischio con cui identificare la classificazione degli eventi.
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