Sicurezza sul lavoro: la prevenzione del rischio di rapina

La prevenzione del rischio di rapina.  I consigli e i corsi d’informazione e di formazione utili a prevenirlo e ad affrontarlo.

La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori è un argomento che riguarda i rischi presenti nell’ambiente di lavoro così come quelli derivanti dall’azione di fattori ad esso esterni.

L’art. 28 del D. Lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro effettui la valutazione di tutti i possibili rischi, occupandosi anche di quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, come il rischio di rapina e aggressione. Per la natura della loro attività, i dipendenti di esercizi commerciali quali farmacie, GDO, istituti bancari, postali sono infatti potenziali vittime di questo tipo di aggressioni.

La sentenza della Cassazione Civile Sezione Lavoro del 13 aprile 2015 n. 7405 è ritornata sull’argomento, confermando quanto già affermato ai sensi dell’art. 2087 del Codice Civile, ovvero che è compito del datore di lavoro tutelare l’integrità fisica del lavoratore, ricorrendo a tutti i mezzi possibili per svolgere una funzione dissuasiva, preventiva e protettiva in caso di aggressione.

Un’informazione e una formazione adeguate e specifiche relative al rischio rapina sono misure preventive e cautelative necessarie. Per rispondere alla nuova, crescente domanda di sicurezza da parte delle attività commerciali, turistiche, artigianali e dei servizi, si rendono infatti necessarie strategie di contrasto più efficaci rispetto al passato. Queste devono integrare le classiche misure tecno-logistiche con nuove competenze e conoscenze che riguardino il piano psico-comportamentale, in modo da agire sia sul rischio oggettivo che sul senso di sicurezza percepito.

Le soluzioni a cui il datore di lavoro deve ricorrere per rispettare i suoi obblighi nei confronti del lavoratore sono dunque principalmente due:

  • procedere ad un aggiornamento costante del Documento Valutazione dei Rischi con indicazioni specifiche sul rischio aggressioni e rapina;
  • proporre ai propri collaboratori un corso d’informazione e di formazione sul rischio aggressioni, rapina e truffa, così da forniretutti gli strumenti teorici e pratici necessari alla loro salvaguardia.

Il corso prevede una prima parte introduttiva di richiamo sui concetti e sulle figure della sicurezza dei luoghi di lavoro, cui segue successivamente una formazione avanzata su tre livelli:

  • livello base – 4 ore. Strategie comportamentali, educazione alla sicurezza nel commercio, elementi di psicologia dei reati predatori, identificazione dei segnali criminali, decodifica del linguaggio del corpo, strategie di gestione del trauma;
  • livello avanzato – 4 ore. Risk e security management, analisi del rischio e gestione delle criticità oggettive, mezzi tecnologici di prevenzione dei reati predatori nelle realtà commerciali;
  • livello specialistico – 4 ore. Tecniche di riconoscimento delle alterazioni di banconote e POS.

Il rischio di rapina
viene affrontato sia sotto il punto di vista della sicurezza del lavoro che su quello della tutela patrimoniale dell’attività.

L’integrazione di queste tre aree (12 ore di informazione) appare condizione mirata e adeguata al riconoscimento di una corretta gestione degli elementi di rischio generale che espone quotidianamente alla criminalità predatoria quanti vivono realtà imprenditoriali in ambito urbano.