Auto aziendali. Necessaria l’autorizzazione per il sistema Gps

L’Ispettorato nazionale del lavoro ha dichiarato i Gps elementi aggiunti agli strumenti di lavoro rendendo così necessaria l’autorizzazione per l’installazione sui veicoli.

Il Gps montato sull’automobile aziendale è un aiuto formidabile, soprattutto per chi per ragioni professionali si muove quotidianamente. A parere dell’Ispettorato nazionale del lavoro e di una sua circolare, la 2/2016, i dispositivi di localizzazione satellitare non possono però essere catalogati come strumenti di lavoro.

L’agenzia, nello svolgimento delle sue attività ispettive, ha infatti dato un’interpretazione del nuovo articolo 4 dello statuto dei lavoratori che corregge quanto espresso nel maggio 2016 dalla direzione interregionale del Lavoro di Milano. Il parere di quest’ultima era che l’auto fornita in uso ai dipendenti fosse uno strumento di lavoro e lo fosse in ragione della sua unicità, comprensiva del sistema Gps, anche se installato in un momento successivo alla consegna dell’autovettura. La conseguenza di questa categorizzazione era che per l’installazione del GPS non fossero necessari l’accordo sindacale e nemmeno l’autorizzazione amministrativa, sulla base delle nuove disposizioni introdotte dal Dlgs 151/2015. La decisione aveva suscitato numerose reazioni, soprattutto da parte di alcune Dtl, secondo le quali dopo la riforma non vi era alcuna necessità di autorizzare l’installazione di Gps sui veicoli a uso lavorativo.

La delibera dell’Ispettorato nazionale del lavoro nasce dal presupposto opposto che i sistemi di geolocalizzazione rappresentino un elemento «aggiunto» agli strumenti di lavoro. L’aggettivo è stato scelto appositamente per indicare il loro reale utilizzo, che non è quello dell’esecuzione dell’attività lavorativa ma quello di rispondere a ulteriori esigenze di carattere assicurativo, organizzativo, produttivo o per garantire la sicurezza. Data la loro indubbia potenzialità di controllo a distanza dei lavoratori, questi dispositivi possono quindi essere installati solo previa autorizzazione sindacale o amministrativa.

Tuttavia, vengono riconosciute delle eccezioni. Quando la prestazione lavorativa non può essere resa senza ricorrere al loro utilizzo, ovvero quando la loro installazione sia richiesta da specifiche normative legali o regolamentari, i sistemi Gps possono essere considerati veri e propri strumenti di lavoro, con tutto quello che ne consegue. L’esempio fornito dalla circolare è quello dei sistemi Gps per il trasporto di valori superiori a 1,5 milioni di euro.