Il 13 febbraio 2025 è entrato in vigore il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, denominato RENTRI, che comporta l’introduzione di nuove procedure e scadenze per le aziende che producono, trasportano o trattano rifiuti speciali.

Cos’è il RENTRI e a cosa serve?
L’acronimo RENTRI si riferisce al Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, che rappresenta lo strumento attraverso cui il Ministero dell’Azienda e della Sicurezza Energetica (MASE) gestisce il sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Questo sistema, attuato in conformità all’Art. 188-bis del D.Lgs. 152/2006 e alla Strategia nazionale per l’economia circolare, prevede la digitalizzazione dei documenti inerenti alla gestione dei rifiuti. Il portale offre:
- accesso alla normativa, ai decreti direttoriali e alle notizie relative al RENTRI;
- una sezione di supporto per consultare informazioni utili riguardo ai nuovi obblighi (come i soggetti obbligati all’iscrizione, le scadenze e le novità sui registri di carico e scarico rifiuti, nonché sui formati di identificazione dei rifiuti – FIR – in modalità digitale).
Chi è tenuto ad iscriversi?
I soggetti tenuti a registrarsi sulla piattaforma online RENTRI per trasmettere i dati relativi alla gestione dei rifiuti sono identificati nel DM 59/2023 e comprendono:
- Enti e aziende che trattano rifiuti;
- Produttori di rifiuti pericolosi;
- Enti e imprese che si occupano della raccolta o del trasporto di rifiuti pericolosi a titolo professionale, nonché coloro che operano come commercianti o intermediari di rifiuti pericolosi;
- Consorzi istituiti per il recupero e il riciclo di specifiche categorie di rifiuti;
- Soggetti previsti dall’art. 189, comma 3, del D.Lgs. 152/06 in relazione ai rifiuti non pericolosi, tra cui:
- i trasportatori di rifiuti non pericolosi;
- gli intermediari di rifiuti non pericolosi;
- i produttori di rifiuti non pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti (indicati dall’art. 184 del D.Lgs. 152/2006).
Chi non è tenuto ad iscriversi?
- Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi, ai sensi dell’art. 184, con fino 10 dipendenti;
- Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi diversi da quelli previsti all’art. 184, indipendentemente dal numero di dipendenti;
- Produttori di rifiuti non pericolosi che non rientrano in un’organizzazione di ente o impresa.
Quali obblighi hanno le aziende?
Dal 2025, tutte le imprese che si occupano della gestione dei rifiuti dovranno iscriversi al sistema RENTRI.
Le iscrizioni dovranno essere effettuate in vari scaglioni, entro il 14 agosto 2025.
Le attività interessate sono:
- Impianti di trattamento rifiuti
- Trasportatori e intermediari
- Produttori di rifiuti pericolosi e non con più di 50 dipendenti
- Produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti
- Produttori di rifiuti pericolosi e non con più di 10 dipendenti e meno di 50 dipendenti
Tariffe e pagamenti
Oltre ai diritti di segreteria, pari a 10 euro, da pagare al momento dell’iscrizione di ogni unità locale, le tariffe di iscrizione variano in base alle dimensioni del soggetto.
Per il primo anno variano da un minimo di 15 euro ad un massimo di 100 euro; a partire dal secondo anno oscillano tra i 10 e i 60 euro, da versare entro il 30 aprile di ogni anno.
Chi sono e cosa devono fare i soggetti delegati?
I soggetti delegati, come previsto dall’ art. 18 del Regolamento n. 59/2023, sono i seguenti:
- Associazioni imprenditoriali rappresentative a livello nazionale o società di servizi direttamente collegate a queste;
- Gestore del servizio di raccolta, ossia l’affidatario del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani. Questo include tutte le attività volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti, comprese le amministrazioni comunali che gestiscono il servizio di economia.
- Gestore del circuito organizzato di raccolta ai sensi dell’art. 183, comma 1 del D.Lgs. 152/06.
Già dal 15 dicembre 2024 questi soggetti possono registrarsi al RENTRI, nella sezione a loro dedicata, e da qui avranno la possibilità di:
- Gestire le deleghe in modo semplificato, inserendo i nominativi dei produttori di rifiuti da cui hanno ricevuto la delega per iscriverli al RENTRI.
- Trasmettere i dati del registro di carico e scarico e dei formulari di identificazione del rifiuto per conto dei produttori di rifiuti.
- Consultare le informazioni relative alla propria anagrafica o a quella degli operatori deleganti, nonché verificare i dati trasmessi.
- Scaricare il certificato emesso dal RENTRI, nel caso non dispongano di soluzioni autonome di firma remota. Il certificato consente la trasmissione dei dati al RENTRI, nel rispetto delle regole tecniche stabilite da AgID per l’interoperabilità con le pubbliche amministrazioni.
- Versare il contributo annuo e il diritto di segreteria tramite il canale PagoPA, anche per conto dei produttori deleganti.
Questi adempimenti consentono ai soggetti delegati di operare in modo efficiente e conforme alle normative previste dal RENTRI.
Non sei sicuro di rientrare nelle categorie che devono iscriversi al RENTRI?
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