Email aziendali: tutela dei contenuti e regole sulla gestione dei metadati, le ultime indicazioni del Garante

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli interventi istituzionali sul tema della posta elettronica nei luoghi di lavoro. Da un lato, la Cassazione (sentenza n. 24204/2025) ha sancito che le e-mail personali dei dipendenti sono inviolabili, anche se conservate su server o PC aziendali: ogni accesso non autorizzato configura una violazione della corrispondenza e comporta conseguenze penali e civili. Dall’altro, il Garante per la Privacy, con il documento di indirizzo 2.0 (giugno 2024), ha definito regole precise sulla conservazione dei metadati delle e-mail aziendali, imponendo limiti temporali (massimo 21 giorni, salvo eccezioni documentate) e trasparenza verso i lavoratori. Due prospettive che convergono su un punto comune: la posta elettronica è uno strumento di lavoro, ma la sua gestione deve sempre rispettare la riservatezza dei dipendenti e i principi di compliance.