Stress da Lavoro Correlato: cos’è e come si previene

I protocolli anti-covid hanno portato ad una serie di cambiamenti organizzativi e operativi nello svolgimento del lavoro, che rende più che mai attuale il problema dello Stress da Lavoro Correlato.

Che cosa si intende per Stress da Lavoro Correlato e in che modo il datore di lavoro deve tutelare i suoi lavoratori da questo rischio? Lo scopriamo insieme in questo articolo.


Partiamo dal principio

Prima di parlare di Stress da Lavoro Correlato e delle normative che vi fanno riferimento, facciamo un passo indietro e partiamo dalla definizione di Stress.

Si definisce Stress quello stato che si accompagna a malesseri e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali, conseguente al non sentirsi in grado di superare i gap rispetto a richieste o attese nei propri confronti.

In termini generici quindi, è importante sottolineare come lo Stress non sia di per sé una malattia, bensì una condizione mentale o psicologica, innescata nell’organismo umano da parte di una fonte o sollecitazione esterna. Ciò comporta una serie di adattamenti che, se protratti nel tempo, possono assumere i caratteri di una patologia.

Trasferendo il concetto generale agli ambienti di lavoro, ecco quindi la definizione di Stress da Lavoro Correlato, a cura della European Agency for Safety and Health at Work.

Si definisce Stress da Lavoro Correlato quella percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste di contenuto, organizzazione e ambiente di lavoro, eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste.

A dosi accettabili, infatti, lo stress può avere effetti positivi sul nostro organismo, consentendoci di reagire in modo efficace ed efficiente agli stimoli esterni, innescando un’adeguata soglia di attenzione verso le esigenze dell’ambiente.

Al contrario, un’esposizione prolungata a fattori stressogeni può essere fonte di rischio – sia psicologico che fisico – per la salute dell’individuo, riducendo l’efficienza sul lavoro (assenteismo, malattia, richieste di trasferimenti, ecc.).

In tale contesto, è importante sottolineare la distinzione tra il concetto di Stress da Lavoro Correlato e quello di Mobbing.

Il Mobbing è una persecuzione sistematica, messa in atto da una o più persone all’interno di un ambiente lavorativo, allo scopo di danneggiare chi ne è vittima, fino alla perdita del lavoro.

Dunque, anche se i rischi evidenziati dagli indicatori sintomatici, che vedremo in seguito, possono risultare analoghi – soprattutto a livello psicologico – nello Stress da Lavoro Correlato manca la componente di intenzionalità, presente invece nel Mobbing.

La seconda e importante distinzione tra Mobbing e Stress da Lavoro Correlato è relativa a quel fenomeno, conosciuto fin dagli anni ‘70, come Burn Out.

Per Burn Out si intende il risultato patologico di una componente di fattori di stress e reazioni soggettive, che colpisce quelle professioni rivolte ad aiutare altre persone (medici, infermieri, avvocati, sacerdoti, insegnanti, ecc.).

Quando tali professionisti non rispondono adeguatamente ai carichi eccessivi di stress che il lavoro li porta ad assumere, tendono a “bruciarsi” attraverso un meccanismo di eccessiva immedesimazione nei confronti degli individui che sono oggetto della loro attività professionale. Si fanno carico in prima persona dei problemi dei loro pazienti / assistiti e non riescono più a discernere tra la propria vita e quella altrui.

Dunque, date tali premesse, quali sono le fonti di stress e i relativi rischi in ambito lavorativo? In che modo è possibile valutarle?


Fonti di stress e processo di valutazione

Il processo di valutazione del rischio parte dall’identificazione delle fonti di stress nell’ambiente di lavoro, attraverso due tipologie di indicatori:

  1. gli indicatori relativi al contesto lavorativo;
  2. gli indicatori riconducibili al vero e proprio contenuto del lavoro.

Relativamente al contesto lavorativo, le fonti di stress più significative risultano essere:

  • cultura e funzione organizzativa (problemi legati alla comunicazione, scarsi livelli di sostegno e assenza di obiettivi professionali);
  • ambiguità nella definizione della carriera professionale e del ruolo all’interno dell’azienda;
  • mancanza di autonomia relativamente alle responsabilità assegnate;
  • difficoltà nel gestire i rapporti interpersonali sul luogo di lavoro.

Per quando riguarda invece il contenuto del lavoro, le fonti di stress possono derivare da:

  • orari di lavoro particolarmente pesanti, anche sui turni;
  • carichi di lavoro eccessivi;
  • organizzazione del lavoro inadeguata rispetto alle competenze professionali;
  • carenze infrastrutturali del luogo di lavoro (ad esempio scarsa illuminazione, temperature disagevoli, scarse condizioni igieniche, spazi insufficienti, pericoli dovuti ad agenti chimici o fisici, ecc.).

Di seguito, a titolo d’esempio, elenchiamo alcune delle categorie professionali più interessate dallo Stress da Lavoro Correlato e le potenziali fonti di stress.

  • Medici – Sottoposti a grandi responsabilità, legate ad eventuali decisioni sbagliate che possono avere effetti anche gravi sulla salute delle persone.
  • Infermieri – Elevato rischio del fenomeno da Burn-Out come causale eziologica di stress da lavoro correlato.
  • Polizia, specialmente il personale operativo – Esposti a rischi quotidiani di aggressione e a situazioni di disagio sociale, con potenziale impatto psicologico molto significativo.
  • Assistenti Sociali – Elevato rischio della sindrome da BurnOut, associata all’esposizione a fenomeni di disagio sociale e familiare, da cui deriva spesso la sensazione di sentirsi inefficaci.
  • Insegnanti – Forte esposizione a stress da divario generazionale, con difficoltà a relazionarsi con un elevato ed eterogeneo numero di studenti in età giovanile.
  • Autotrasportatori – Stress legato a condizioni di lavoro particolarmente difficili: orari di lavoro, distanza da casa e responsabilità nel rispetto delle tempistiche (soprattutto per i privati).

Cosa dice la normativa

Dal gennaio 2011, per le aziende italiane è obbligatorio effettuare la valutazione dello Stress da Lavoro Correlato.

Era già stato anticipato nel D.Lgs 81/08, che si rifaceva esplicitamente all’accordo Europeo del 2004 sottoscritto dalle quattro maggiori organizzazioni Europee (CEEP, UEAPME, UNICE e ETUC), dove venivano definiti i criteri di prevenzione di questo rischio.

Con la Circolare del 15 novembre 2012, la Commissione Consultiva Permanente si è poi espressa in merito alle tempistiche da rispettare, imponendo ai datori di lavoro l’obbligo di ripetere la valutazione ogni 2/3 anni (salvo che gli esiti delle valutazioni pregresse non indicassero situazioni di disagio più gravi, che rendessero necessario adottare provvedimenti più restrittivi e tempistiche più ravvicinate).

Come accennato, anche a livello di Comunità Europea, l’attenzione sui rischi emergenti è alta. In particolare con la messa a punto di indagini rivolte a:

  • identificare e monitorare la situazione lavorativa e i disagi derivanti da rischi psicosociali (come stress, violenza e molestie);
  • fornire strumenti utili per la valutazione e l’adozione di adeguate misure preventive e/o correttive terapeutiche.

Valutazione del rischio e linee guida

Al momento, sono state redatte diverse linee guida per la valutazione aziendale del rischio connesso allo Stress da Lavoro Correlato.

Prima di tutto, è importante evidenziare che la valutazione non deve essere una misura individuale – cioè andare a cercare situazioni di stress nelle singole persone. Al contrario, deve rispecchiare una situazione dei diversi compartimenti aziendali e riflettere eventuali situazioni di disagio localizzate per intere aree o reparti.

Per una prima fase di valutazione, le linee guida suggeriscono di somministrare questionari o check-list ad un campione statisticamente valido della popolazione aziendale, con l’obiettivo di individuare le aree potenzialmente soggette a rischio, sulle quali è opportuno concentrarsi per azioni di analisi o di correzione ulteriori.

Inoltre, l’INAIL ha prodotto manuali e piattaforme per aiutare imprenditori e consulenti specializzati ad effettuare le valutazioni necessarie, tenendo conto delle dimensioni e delle attività praticate all’interno dei diversi contesti aziendali.

Occorre dunque valutare periodicamente lo Stress da Lavoro Correlato presente nel proprio contesto aziendale, utilizzando i metodi suggeriti da linee guida, INAIL e consulenti specializzati.


Hai bisogno di una consulenza in ambito aziendale?

Contatta i nostri uffici! Puoi richiedere un appuntamento via mail, scrivendo a info@spazio88.com, o telefonare al numero 011 0122331.