L’obbligo di manutenzione dei DPI

Gli obblighi del datore di lavoro in merito alla scelta dei DPI e alle condizioni e alle norme necessarie al loro utilizzo.

Con il termine DPI, si fa riferimento ai dispositivi di protezione individuale, ossia a tutte le attrezzature destinate ad essere indossate e tenute dal lavoratore con lo scopo di tutelarsi dai rischi della sua attività, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

La sicurezza e la salute dei lavoratori dipendono, infatti, anche dall’utilizzo di dispositivi appropriati e dal costante controllo della loro manutenzione. Per questo motivo, i DPI non solo devono garantire la protezione del lavoratore, ma devono mantenere tale capacità per tutto il periodo del loro impiego. La legge obbliga quindi i datori di lavoro a mantenerli in efficienza, assicurandone le condizioni d’igiene e di funzionamento previste anche attraverso il ricorso a procedure specifiche e processi controllati.

Per i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie (APVR), ad esempio, è  necessario predisporre un programma di manutenzione degli apparecchi in funzione del tipo, dell’ambiente di lavoro, delle condizioni lavorative e dei rischi presenti. Tale programma dovrebbe comprendere la loro pulizia e disinfezione, la loro manutenzione generale, la preparazione per un reimpiego ad ogni utilizzo e, a intervalli stabiliti, le prove di verifica del loro corretto funzionamento.

Procedure simili devono essere adottate anche per altri dispositivi, come quelli di protezione individuale anticaduta: ciascun componente dell’equipaggiamento deve essere mantenuto efficiente secondo le istruzioni fornite dal fabbricante, in particolare eseguendo un controllo prima dell’uso, al fine di assicurarne il corretto funzionamento, e un’ispezione periodica.

Riguardo ai dispositivi di protezione individuale anticaduta, si può fare inoltre riferimento ad una norma che include le regole per il trattamento dei dispositivi di trattenuta per il corpo, ma che specifica i requisiti generali minimi per l’uso dei DPI, assegnandoli ai soggetti competenti: la norma UNI EN 365.

Si fonda su tre parametri fondamentali per la sicurezza e il funzionamento delle attrezzature di lavoro, manutenzione, ispezione periodica e riparazione.

  • Manutenzione. Serve a mantenere il dispositivo in condizioni di funzionamento sicuro per mezzo di azioni preventive, quali la pulizia e un adeguato immagazzinamento. Può essere eseguita dall’utilizzatore secondo le istruzioni fornite con la nota informativa.
  • Ispezione periodica. Si riferisce all’attività da condurre con regolarità (almeno ogni 12 mesi) prevedendo un’approfondita ispezione del DPI per verificare la presenza di difetti. In questo caso l’attività deve essere svolta unicamente da persone competenti e nel rispetto delle procedure d’ispezione periodica del fabbricante.
  • Riparazione. Un’attività da svolgersi qualora insorgano dubbi o conclamati malfunzionamenti del DPI (sempre che sia riparabile). Deve essere svolta unicamente da persone competenti, preventivamente autorizzate dal fabbricante, in conformità alle istruzioni da esso impartite.

Spesso, ma non sempre, può essere poi necessario un addestramento rivolto al personale competente da parte del fabbricante, o del suo rappresentante autorizzato, su DPI specifici. È il caso di attrezzature che a causa della loro complessità richiedono nozioni tecniche specifiche e un aggiornamento costante, in modo da assicurare sempre la protezione e la sicurezza che ogni dispositivo dovrebbe garantire.