La vaccinazione antinfluenzale: i consigli ministeriali

 

La vaccinazione antifluenzale: le categorie a rischio e la prevenzione secondo il Ministero della Salute.

Ogni anno, una percentuale della popolazione generale che va dal 10 al 20% viene colpita dai virus dell’influenza. Come spesso avviene, i fastidi e i malanni si risolvono con le giuste cure e un po’ di riposo, ma esistono conseguenze, purtroppo, anche più importanti, come quelle che potrebbero colpire individui già a rischio. Per questo motivo, ad ogni arrivo della stagione critica, il Ministero della Salute predispone una circolare contenente indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza. Il documento, oltre a fornire informazioni sulla sorveglianza epidemiologica, individua le categorie di persone per le quali la vaccinazione è fortemente raccomandata.

È importante vaccinarsi ogni anno. La composizione del vaccino viene infatti aggiornata regolarmente, poiché i virus influenzali tendono nel tempo ad acquisire cambiamenti che permettono loro di eludere l’immunità acquisita dalla popolazione nelle stagioni precedenti.

La prevenzione per le categorie a rischio

I soggetti di età pari o superiore a 65 anni, i bambini di età superiore ai 6 mesi, i ragazzi e gli adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie particolari, le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, gli individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti fanno tutti parte delle categorie a rischio. Sono loro i diretti destinatari del programma di prevenzione ministeriale. Ma le attività di profilassi non si limitano alla vaccinazione degli individui a rischio: anche tutti coloro che per la loro professione si ritrovano ad essere in contatto con le categorie più fragili devono vaccinarsi. I medici e il personale sanitario, gli impiegati in istituti di cura cronica e in strutture di assistenza rientrano anch’essi nella campagna di prevenzione.

La prevenzione per gli impiegati nei servizi essenziali

Siccome l’influenza non causa solo danni ai singoli e alla loro salute, ma anche all’intero sistema sociale, la campagna di vaccinazione è raccomandata anche a chi è impiegato nei servizi essenziali. In un ristretto intervallo temporale, infatti, una cospicua parte della popolazione rischia di assentarsi dal posto di lavoro e di non poter svolgere normalmente le proprie mansioni, causando forti disagi. Per questo motivo, le categorie che svolgono servizi di pubblica utilità, come le forze di polizia o i vigili del fuoco, devono provvedere a vaccinarsi per tempo.