Email aziendali: tutela dei contenuti e regole sulla gestione dei metadati, le ultime indicazioni del Garante

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli interventi istituzionali sul tema della posta elettronica nei luoghi di lavoro. Da un lato, la Cassazione (sentenza n. 24204/2025) ha sancito che le e-mail personali dei dipendenti sono inviolabili, anche se conservate su server o PC aziendali: ogni accesso non autorizzato configura una violazione della corrispondenza e comporta conseguenze penali e civili. Dall’altro, il Garante per la Privacy, con il documento di indirizzo 2.0 (giugno 2024), ha definito regole precise sulla conservazione dei metadati delle e-mail aziendali, imponendo limiti temporali (massimo 21 giorni, salvo eccezioni documentate) e trasparenza verso i lavoratori. Due prospettive che convergono su un punto comune: la posta elettronica è uno strumento di lavoro, ma la sua gestione deve sempre rispettare la riservatezza dei dipendenti e i principi di compliance.

Dal check-in dell’hotel al dark web: furto di dati nelle strutture ricettive italiane

Il 6 agosto 2025 il Computer Emergency Response Team della Pubblica Amministrazione ha lanciato l’allarme: oltre 70.000 documenti d’identità, tra passaporti e carte d’identità, erano stati trafugati dai sistemi informatici di almeno dieci hotel italiani e messi in vendita sul dark web.

Vulnerabilità in WinRAR: quando un archivio RAR diventa un’arma informatica

Lo scorso 18 luglio è stata scoperta una vulnerabilità significativa (CVE-2025-8088) nel programma WinRAR, uno dei software più diffusi al mondo per la gestione di file zip. Questa falla ha consentito al gruppo hacker RomCom di infiltrarsi nei computer degli utenti, compromettendo i loro PC e i dati in esso archiviati, comprese credenziali di accesso e dati personali, anche sensibili.

Trasparenza e privacy: nuove linee guida per i siti delle PA

Le pubbliche amministrazioni, e in generale i soggetti tenuti agli obblighi di trasparenza, in attuazione del Decreto Trasparenza (D.lgs. 33/2013), sono tenute a pubblicare sui propri siti istituzionali una serie di dati e documenti, al fine di garantire accessibilità, integrità e responsabilità nei confronti dei cittadini. Tuttavia, tale obbligo di trasparenza deve essere adeguatamente bilanciato con il diritto alla riservatezza delle persone fisiche, come stabilito dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e dal Codice della privacy (D.lgs. 196/2003). 

Quali misure devono adottare le PA per garantire la trasparenza online senza compromettere la protezione dei dati personali?

Istruzioni operative per ottenere la patente a crediti per i cantieri e lavori di edilizia

Per le aziende e lavoratori autonomi che operano nei cantieri, l’obbligo di possedere una patente a crediti (con almeno 15 punti) entrerà in vigore a partire dal 1° ottobre 2024.

Si considerano le seguenti attività nei cantieri temporanei e mobili di cui al Titolo IV del D.Lgs. 81/08: lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro; lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.
Sono esclusi i soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri ecc.). Sono esenti le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III, di cui all’art. 100, comma 4, del D.lgs. n. 36/2023 a prescindere, in assenza di diverse indicazioni, dalla categoria di appartenenza.
In questa PRIMA FASE è richiesta, per continuare ad operare, l’invio dell’autocertificazione e dichiarazione sostitutiva, utilizzando il modello in allegato, deve avvenire tramite PEC all’indirizzo:

dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it

Utilizzo di foto/video del cliente per scopi divulgativi: quali sono le regole?

Il caso: un Centro estetico riceve un reclamo da parte di un paziente, per aver diffuso sul profilo Instagram dell’attività un video che riprendeva la prestazione estetica del paziente in questione.

Il soggetto non era stato taggato, ma non aveva nemmeno espresso il suo consenso all’utilizzo della sua immagine. Il Garante della Privacy risponde a tale reclamo con il Provvedimento dell’11 gennaio 2024 [9983210], chiarendo la sua posizione a riguardo.

Utilizzo foto/video del cliente per divulgazione
Pixabay – Foto di Eumorfia Panera

Whistleblowing: scatta l’obbligo di predisporre canali di segnalazione protetti

Il Whistleblowing è da considerarsi come strumento fondamentale per contrastare possibili illeciti e a diffondere nei dipendenti la cultura dell’etica e della legalità all’interno delle organizzazioni, per creare un clima di trasparenza e senso di partecipazione.

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