Email aziendali: tutela dei contenuti e regole sulla gestione dei metadati, le ultime indicazioni del Garante

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli interventi istituzionali sul tema della posta elettronica nei luoghi di lavoro. Da un lato, la Cassazione (sentenza n. 24204/2025) ha sancito che le e-mail personali dei dipendenti sono inviolabili, anche se conservate su server o PC aziendali: ogni accesso non autorizzato configura una violazione della corrispondenza e comporta conseguenze penali e civili. Dall’altro, il Garante per la Privacy, con il documento di indirizzo 2.0 (giugno 2024), ha definito regole precise sulla conservazione dei metadati delle e-mail aziendali, imponendo limiti temporali (massimo 21 giorni, salvo eccezioni documentate) e trasparenza verso i lavoratori. Due prospettive che convergono su un punto comune: la posta elettronica è uno strumento di lavoro, ma la sua gestione deve sempre rispettare la riservatezza dei dipendenti e i principi di compliance.

Dal check-in dell’hotel al dark web: furto di dati nelle strutture ricettive italiane

Il 6 agosto 2025 il Computer Emergency Response Team della Pubblica Amministrazione ha lanciato l’allarme: oltre 70.000 documenti d’identità, tra passaporti e carte d’identità, erano stati trafugati dai sistemi informatici di almeno dieci hotel italiani e messi in vendita sul dark web.

Trasparenza e privacy: nuove linee guida per i siti delle PA

Le pubbliche amministrazioni, e in generale i soggetti tenuti agli obblighi di trasparenza, in attuazione del Decreto Trasparenza (D.lgs. 33/2013), sono tenute a pubblicare sui propri siti istituzionali una serie di dati e documenti, al fine di garantire accessibilità, integrità e responsabilità nei confronti dei cittadini. Tuttavia, tale obbligo di trasparenza deve essere adeguatamente bilanciato con il diritto alla riservatezza delle persone fisiche, come stabilito dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e dal Codice della privacy (D.lgs. 196/2003). 

Quali misure devono adottare le PA per garantire la trasparenza online senza compromettere la protezione dei dati personali?

GPS aziendale e privacy dei lavoratori: quando il controllo diventa illecito

L’impiego non conforme di sistemi GPS installati sui veicoli aziendali è costato caro a un’azienda di autotrasporti: il Garante per la protezione dei dati personali è intervenuto con un provvedimento sanzionatorio, imponendo una multa da 50.000 euro. Il caso solleva un interrogativo cruciale per le realtà aziendali: i sistemi di monitoraggio adottati sono conformi alla normativa vigente?

Scopriamo insieme le condotte da evitare per garantire la sicurezza aziendale nel rispetto dei diritti dei lavoratori.

Whistleblowing: obblighi per aziende e datori di lavoro

Facciamo un breve ripasso: con il termine whistleblowing si identifica quella specifica procedura – inizialmente prevista solo per la Pubblica Amministrazione e poi estesa anche al lavoro privato – tramite la quale i lavoratori possono segnalare all’Autorità eventuali comportamenti illeciti o attività fraudolente effettuate dal datore di lavoro, o da un suo preposto, affinché si provveda all’intervento e al rispetto della legge.

L’Intelligenza Artificiale si alimenta (anche) del tuo sito web

A cura di Giulio Ellese

Che tu sia un’impresa o un libero professionista, nel caso in cui tu abbia deciso di dotarti di un sito web per fornire maggiori informazioni sulla tua attività, allestire un blog o un forum per diffondere approfondimenti o interagire con la tua “base”, o ancora realizzare un e-commerce, è importante che tu sappia che il tuo asset online potrebbe essere presto o tardi oggetto di “web scraping”.