Diventare safety leader: perché?

Diventare safety leader può essere un obiettivo personale ma anche un fattore di successo per la propria azienda.

Il safety leader è colui che all’interno di un’azienda ha il compito di creare e gestire la cultura della sicurezza, ponendosi come figura di riferimento per ogni processo che implichi salute e gestione dell’ambiente di lavoro. La sua funzione si colloca all’interno di un programma che stabilisce i valori e che sviluppa le procedure più consone al raggiungimento di una visione “zero incidenti”

Corsi in safety leadership e motivazione

Le nostre novità di Settembre.

Spaziottantotto è da sempre una realtà impegnata nella diffusione e nello sviluppo della cultura della sicurezza. Formare persone e insegnare loro a muoversi e a comportarsi affinché la sicurezza non sia solo un obbligo amministrativo, ma un vero approccio alla propria attività lavorativa, è il nostro principale obiettivo. Per questo motivo, abbiamo deciso di allargare la nostra offerta a nuove occasioni di approfondimento.

Procedure per i reati in materia di salute e sicurezza

Le diverse procedure per i reati afferenti la sfera della salute, della sicurezza e dell’igiene nei luoghi sul lavoro.

Le contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro sono oggetto di un’ampia legislazione. L’argomento è infatti vario e interessa moltissimi aspetti della vita delle persone, non solo come lavoratori, ma anche come cittadini. Proprio per questo motivo le pene corrispondenti variano a seconda dei casi e delle specifiche disposizioni previste dai singoli decreti.

I Vigili del Fuoco, il lavoro e la sicurezza

Le competenze dei Vigili del Fuoco in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.

L’art. 13 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 attribuisce al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco numerose competenze nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro. Rientra, infatti, tra le loro attività la verifica dell’attuazione di tutte le norme che si prefiggono di prevenire l’insorgere di problemi legati ad incendi ed esplosioni e di assicurare le condizioni per un rapido e sicuro allontanamento dei lavoratori in caso di pericolo. Considerando l’ampiezza della legislazione in materia, riportiamo per punti le principali violazioni che rientrano nel loro ambito di azione, analizzando caso per caso, le pene previste.

La gestione del toner esausto negli uffici

Le regole per le imprese sulla gestione e lo smaltimento dei toner esausti.

“Ragazzi, c’è da cambiare il toner!” è una frase che abbiamo sentito tutti urlare in ufficio. Ma esattamente, questo plurinominato toner, vien da chiedersi, che cos’è esattamente? Utilizzando quel procedimento linguistico che nella lingua italiana viene chiamato sineddoche, ossia utilizzare la parte per indicare il tutto, la parola toner coincide, nel linguaggio comune, con quella di cartuccia. In realtà, però, il toner è il contenuto della cartuccia, una polvere finissima che attraverso il calore si imprime sulla carta, andando a creare le parole e le immagini che stampiamo o fotocopiamo.

Responsabilità civile del datore di lavoro

La responsabilità civile del datore di lavoro in caso di infortuni o malattie professionali.

Come emerso dai dati INAIL presentati a Roma il 22 giugno scorso, il 2015 ha visto un notevole calo degli infortuni. Una buona notizia, smorzata però dal fatto che continuano a rimanere alti i numeri di quelli con esito mortale e delle denunce di malattie professionali. Una situazione altalenante, che dimostra quanta strada debba ancora fare la formazione e l’applicazione delle regole della sicurezza sul lavoro in Italia.

La movimentazione manuale dei carichi

I rischi e le patologie legati alle attività di trasporto e di sostegno di un carico e la valutazione del rischio.

Il rapporto esistente tra la movimentazione manuale dei carichi e l’incremento del rischio di contrarre affezioni acute e croniche dell’apparato locomotore è ormai accertato da tempo. Questo tipo di attività sottopone il corpo a sforzi che debilitano ossa, muscoli ed articolazioni, creando danni soprattutto alla zona del rachide lombare, la parte inferiore della schiena.

I kit di primo soccorso

Una breve guida alle dotazioni obbligatorie dei kit di primo soccorso per le aziende.

Si sa, anche in ufficio i piccoli infortuni sono sempre dietro l’angolo: i taglietti provocati dai fogli di carta, i mignolini sbattuti contro le gambe delle scrivanie, le scottature da fotocopiatrice. Proprio per soccorrere anche le vittime di queste quotidiane disavventure, il Ministero della Salute ha stabilito che ogni azienda debba sempre avere in dotazione un kit di primo soccorso. Il Decreto n.388 del 15 luglio 2003 specifica le regole da seguire e indica i parametri secondo i quali un’attività debba dotarsi di una cassetta (aziende di gruppo A e B) o di un pacchetto di primo soccorso (aziende di gruppo C). Il contenuto dei kit di pronto soccorso, così come la loro classificazione per gruppi, dipende infatti dalla tipologia di azienda, dal numero di dipendenti e dai fattori di rischio delle attività svolte. Questa la distinzione.

Gli estintori e la loro manutenzione

La manutenzione degli estintori è regolata da una norma specifica, la UNI 9994-1:2013, che stabilisce tutte le attività legate alla loro gestione e le figure professionali a cui questa è affidata.

La norma UNI 9994-1:2013, relativa allo svolgimento delle attività di controllo e manutenzione degli estintori antincendio, è entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 20 giugno 2013. Nonostante sia già da tempo in calendario la pubblicazione di un suo aggiornamento – la UNI 9994-2, che dovrebbe specificare ed affrontare meglio la figura del tecnico manutentore – la norma continua a rimanere un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la verifica di questi dispositivi. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

La sicurezza negli ambienti confinati

Il Regolamento sulla qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti confinati o sospetti di inquinamento punta a ridurre il numero degli infortuni.

Lavorare in ambienti confinati o sospetti di inquinamento presuppone l’elaborazione di procedure di sicurezza. Precauzioni preliminari, segnaletica, esecuzione dei lavori, addestramento, informazione e, soprattutto, formazione sono i punti essenziali di cui tener conto nella creazione di procedure che puntino ad evitare incidenti ed infortuni. Il Regolamento sulla qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in questi ambienti, contenuto nel Decreto del Presidente della Repubblica del 14 settembre 2011, numero 177, punta proprio a ridurre questo tipo di problemi.