Sicurezza alimentare. Il nuovo regolamento MOCA

Il nuovo regolamento per il materiale da imballaggio a contatto con gli alimenti (MOCA) aumenta la sicurezza e la tracciabilità della filiera.

L’acronimo MOCA è stato coniato per definire tutti gli oggetti e i materiali destinati a venire a contatto con l’acqua e gli alimenti, come utensili da cucina e da tavola, imballaggi e macchinari per la trasformazione degli alimenti. Trattandosi di una categoria di oggetti particolarmente delicata, la loro produzione e il loro utilizzo è disciplinato da provvedimenti specifici sia nazionali che europei.

L’aggiornamento RSPP datore di lavoro

Il datore di lavoro che intende svolgere i compiti di RSPP ha l’obbligo di seguire una formazione e un aggiornamento continui.

Parafrasando una celebre battuta cinematografica, si potrebbe affermare che “da grandi responsabilità derivano grandi obblighi”. Questo è vero soprattutto se si parla di datori di lavoro e, in particolare, di datori di lavoro che alle responsabilità quotidiane aggiungono quelle che derivano dal ruolo di RSPP.

Formazione per l’uso delle attrezzature di lavoro

La formazione specifica per il corretto utilizzo delle attrezzature di lavoro.

Il 12 marzo 2013 è entrato in vigore l’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012. In attuazione dell’articolo 73, comma 5, del Decreto Legislativo 81/2008, l’Accordo individua le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori.

I requisiti della buona formazione

Gli standard e l’importanza della valutazione dei programmi formativi nell’ambito della sicurezza sul lavoro.

Le norme attualmente in vigore per la formazione in materia di sicurezza sul lavoro mostrano un quadro ampio. Gli obblighi, i diritti e i doveri che lo compongono riguardano tutti gli attori coinvolti, dal datore di lavoro fino all’impresa, passando, naturalmente, anche per il lavoratore. La legge italiana ha infatti esteso notevolmente l’obbligo formativo per le aziende, entrando nel dettaglio della definizione degli stessi percorsi formativi.

Diventare safety leader: perché?

Diventare safety leader può essere un obiettivo personale ma anche un fattore di successo per la propria azienda.

Il safety leader è colui che all’interno di un’azienda ha il compito di creare e gestire la cultura della sicurezza, ponendosi come figura di riferimento per ogni processo che implichi salute e gestione dell’ambiente di lavoro. La sua funzione si colloca all’interno di un programma che stabilisce i valori e che sviluppa le procedure più consone al raggiungimento di una visione “zero incidenti”

Corsi in safety leadership e motivazione

Le nostre novità di Settembre.

Spaziottantotto è da sempre una realtà impegnata nella diffusione e nello sviluppo della cultura della sicurezza. Formare persone e insegnare loro a muoversi e a comportarsi affinché la sicurezza non sia solo un obbligo amministrativo, ma un vero approccio alla propria attività lavorativa, è il nostro principale obiettivo. Per questo motivo, abbiamo deciso di allargare la nostra offerta a nuove occasioni di approfondimento.

La gestione del toner esausto negli uffici

Le regole per le imprese sulla gestione e lo smaltimento dei toner esausti.

“Ragazzi, c’è da cambiare il toner!” è una frase che abbiamo sentito tutti urlare in ufficio. Ma esattamente, questo plurinominato toner, vien da chiedersi, che cos’è esattamente? Utilizzando quel procedimento linguistico che nella lingua italiana viene chiamato sineddoche, ossia utilizzare la parte per indicare il tutto, la parola toner coincide, nel linguaggio comune, con quella di cartuccia. In realtà, però, il toner è il contenuto della cartuccia, una polvere finissima che attraverso il calore si imprime sulla carta, andando a creare le parole e le immagini che stampiamo o fotocopiamo.

Responsabilità civile del datore di lavoro

La responsabilità civile del datore di lavoro in caso di infortuni o malattie professionali.

Come emerso dai dati INAIL presentati a Roma il 22 giugno scorso, il 2015 ha visto un notevole calo degli infortuni. Una buona notizia, smorzata però dal fatto che continuano a rimanere alti i numeri di quelli con esito mortale e delle denunce di malattie professionali. Una situazione altalenante, che dimostra quanta strada debba ancora fare la formazione e l’applicazione delle regole della sicurezza sul lavoro in Italia.

La movimentazione manuale dei carichi

I rischi e le patologie legati alle attività di trasporto e di sostegno di un carico e la valutazione del rischio.

Il rapporto esistente tra la movimentazione manuale dei carichi e l’incremento del rischio di contrarre affezioni acute e croniche dell’apparato locomotore è ormai accertato da tempo. Questo tipo di attività sottopone il corpo a sforzi che debilitano ossa, muscoli ed articolazioni, creando danni soprattutto alla zona del rachide lombare, la parte inferiore della schiena.

I kit di primo soccorso

Una breve guida alle dotazioni obbligatorie dei kit di primo soccorso per le aziende.

Si sa, anche in ufficio i piccoli infortuni sono sempre dietro l’angolo: i taglietti provocati dai fogli di carta, i mignolini sbattuti contro le gambe delle scrivanie, le scottature da fotocopiatrice. Proprio per soccorrere anche le vittime di queste quotidiane disavventure, il Ministero della Salute ha stabilito che ogni azienda debba sempre avere in dotazione un kit di primo soccorso. Il Decreto n.388 del 15 luglio 2003 specifica le regole da seguire e indica i parametri secondo i quali un’attività debba dotarsi di una cassetta (aziende di gruppo A e B) o di un pacchetto di primo soccorso (aziende di gruppo C). Il contenuto dei kit di pronto soccorso, così come la loro classificazione per gruppi, dipende infatti dalla tipologia di azienda, dal numero di dipendenti e dai fattori di rischio delle attività svolte. Questa la distinzione.